CARATTERISTICHE - È di forma allungata, molto affusolata. Il dorso è scuro, i fianchi sono argentei, attraversati da bande scure. La bocca è molto ampia, e spiccano qui i suoi denti "canini", gli stessi che procureranno graffi e "buchi" sui nostri artificiali. E' un pesce molto aggressivo, che può avvicinarsi nei nostri mari ai dieci chili di peso e a circa un metro e mezzo di lunghezza.
LUOGHI - La sua cattura avviene specialmente lungo le scogliere, anche a breve distanza da riva, su fondali misti o rocciosi. Si sono ottenuti buoni risultati anche nelle aree portuali, sia all'esterno delle barriere frangiflutti che all'interno. Anche con lo spinning dalla barca è probabile il suo incontro, col mare calmo all'alba o tutto il giorno con mare mosso.
MOMENTI - I momenti migliori sono le prime ore dell'alba e quelle vicine al tramonto. Anche le ore notturne si effettua la sua cattura, specialmente nelle zone portuali, dando vita ad un vero e proprio spinning notturno. Non richiede per il resto momenti particolari: si può catturare sia quando il mare è mosso, tra la risacca, sia quando è calmo.
ATTREZZATURA - Questa andrà scelta in base alla taglia dei barracuda che frequentano la zona di pesca da noi scelta. Diciamo che un'attrezzatura media ci permetterà di tirare su bestie sino ai quattro chili di peso; nel caso sapessimo dove scovare i "bestioni", allora sarà opportuno andare su canne più robuste, che saranno anche corte se lanciamo dalla barca, con mulinelli taglia 5000-6000, e fili dallo 0,30 sino allo 0,40.
ESCHE ARTIFICIALI - Tutte le esche tipiche dello spinning sono buone per la sua cattura, anche se il minnow rimane, se la profondità ci consente di utilizzarlo, l'esca più attaccata. Tutte le esche dovranno comunque avere una lunghezza non inferiore ai 9 cm, sino ad anche 14 cm; il barracuda infatti attacca sempre prede di una certa entità, e non è raro allamare uno di questi da mezzo chilo su un'esca da 12-14 cm! I colori? Tutti! Non ha gusti particolari, è "uno che si accontenta". Sono consigliabili i colori sgargianti con acque velate e torbide, per una maggiore visibilità agli occhi affamati di questo particolare e spietato predone.
MAGGIORI INFO - Capita spesso che la sua cattura diventi continua, senza un limite, se non il nostro: evitate di fare stragi, abbiate rispetto per il mare - Per la sua cattura tenete da parte alcune esche "dedicate"; i suoi denti rovineranno gli artificiali non poco, ed è quindi consigliabile non adoperare per catturarlo artificiali costosi.
L'inverno è alle porte, le acque si raffreddano e i famelici barracuda cercano nuove zone dove esercitare le proprie scorribande...Nei porti le piccole prede non mancano e la notte è il momento propizio per l'attacco...Ci saremo anche noi sotto le luci soffuse della banchina? Ovviamente si! Vediamo i punti salienti per questa tecnica di spinning notturno.
PERCHE' NEI PORTI? - Con l’arrivo del freddo la presenza dei barracuda nelle scogliere diventa più rara. In questo periodo in molte zone essi intensificano l’attività di caccia principalmente nelle ore notturne. I porti e le aree limitrofe sono luoghi che mantengono per tutto l’anno un ecosistema stabile, attirando così i famelici barracuda che intorpiditi dal freddo contano di trovare qui una sicura fonte di alimentazione. Il fondale non è generalmente molto generoso in fatto di nascondigli e scappatoie per i poveri pescetti malcapitati, e questo i barracuda lo sanno bene; i muggini, principali vittime dei nostri amici, saranno in queste ore fermi sul fondo o ammassati sotto le imbarcazioni ormeggiate, spesso in branchi numerosi… Due colpi di coda e i perfidi siluri, percepita la minima vibrazione, non mancheranno di accalappiare alcuni di essi dopo averli messi “spalle al muro” lungo le banchine.
LA TECNICA - L’azione di pesca rimane per lo più quella che abitualmente pratichiamo nelle uscite diurne. La differenza principale consiste nella velocità del recupero… Gli attacchi sono stati più frequenti sui recuperi lenti. Sia che fossero effettuati con velocità costante, sia che in maniera irregolare intervallando pause e ripartenze, essi sono stati la carta vincente per veder uscire alcuni pezzi. Credo che ciò sia dovuto al fatto che i barracuda nella caccia notturna si avvalgono più dell’udito e della percezione delle vibrazioni che della vista; è facile immaginare come questi sensi consentano con maggiore difficoltà la localizzazione precisa di una preda che si muove tra le acque buie del porto. Pertanto un recupero lento facilita sicuramente il buon esito dell’attacco.
Vediamo ora come attrezzarsi per praticare con successo questa questa strategia di pesca. Occorrerà infatti adoperare esche appropriate e alcuni particolari accessori, oltre ovviamente ad una canna e un mulinello appropriati alla situazione di pesca e alle nostre solite abitudini.
L'ATTREZZATURA DI BASE - Riguardo l’attrezzatura direi che questa è da scegliersi principalmente in base a gusti personali e in base alla zona ove si intensificherà l’azione di pesca. Pescando lungo le banchine, una canna da 2,40 – 2,70 mt con potenza di lancio di 20-50 grammi sarà più che sufficiente, mentre se rivolgeremo la nostra attenzione maggiormente lungo le murate frangiflutti all’ingresso del porto, sarà più opportuno l’utilizzo di una canna da 3,00 – 3,30 mt di pari potenza o di poco superiore. In entrambe i casi andrà bene un mulinello per lo spinning medio-pesante di taglia 4000-5000 (rif. Shimano); da preferirsi attrezzi di qualità che non ci lascino con parrucche da sciogliere tra le deboli luci soffuse tipiche dei porti. Proprio riguardo al filo in bobina, questo potrà essere uno 0,30 o uno 0,35; ciò anche in relazione al tipo di battuta da affrontare…“In solitario” o “in compagnia”? Nel primo caso è da preferirsi un filo più grosso, in quanto il recupero finale della preda dovrà essere effettuato “di peso” con la canna, senza avvalersi del guadino o del raffio. Nel caso in cui al nostro fianco ci sia un compagno, potremo allora scendere di diametro ed effettuare lanci più lunghi; sarà il guadino o il raffio sapientemente gestito dal nostro socio a porre fine al combattimento con il bruto cacciatore.
LE ESCHE - Personalmente ritengo che i minnows siano le esche più efficaci in questa tipologia di pesca. Snodati e non, con paletta metallica o in plastica, danno buoni risultati tutti i modelli di misura compresa tra i 9 e i 14 cm. Da preferirsi quelli muniti di sferette al loro interno; esse durante il recupero producono suoni e vibrazioni che fanno meglio identificare ai barracuda la probabile preda. Le colorazioni utilizzate da chi pratica lo spinning notturno nei porti sono generalmente chiare. Un’ ulteriore preferenza viene data inoltre alle livree riflettenti e cromate, le quali anche con scarsa illuminazione emanano un seppur tenue bagliore, che il predatore scorgerà. Da segnalare infine la presenza in commercio di alcuni modelli fluorescenti, che caricati preventivamente esponendoli alla luce, mantengono per alcuni lanci una discreta luminescenza che spicca visibilmente.
GLI ACCESSORI - Come già accennato, un guadino o un raffio potranno essere utili soprattutto se non si è soli e se la battuta non prevede lunghi e frequenti spostamenti. Molto importante è l’ausilio della lampada frontale, specialmente se la zona non è sufficientemente illuminata; avremo così modo di eseguire bene i nodi (e sciogliere gli eventuali grovigli...) e di controllare ad ogni recupero che le ancorette siano pulite da alghe e sporcizie varie, spesso abbondanti nei porti. Mi pare superfluo scendere poi nel dettaglio sull’abbigliamento, che dovrà essere ovviamente comodo e allo stesso tempo caldo e impermeabile per proteggerci dall’umido e dalla pioggia che nei mesi freddi è sempre in agguato.
Nostre - Spinning notturno: barracuda nei porti di Alessandro Usai 1 - 2
L'ATTREZZATURA DI BASE - Riguardo l’attrezzatura direi che questa è da scegliersi principalmente in base a gusti personali e in base alla zona ove si intensificherà l’azione di pesca. Pescando lungo le banchine, una canna da 2,40 – 2,70 mt con potenza di lancio di 20-50 grammi sarà più che sufficiente, mentre se rivolgeremo la nostra attenzione maggiormente lungo le murate frangiflutti all’ingresso del porto, sarà più opportuno l’utilizzo di una canna da 3,00 – 3,30 mt di pari potenza o di poco superiore. In entrambe i casi andrà bene un mulinello per lo spinning medio-pesante di taglia 4000-5000 (rif. Shimano); da preferirsi attrezzi di qualità che non ci lascino con parrucche da sciogliere tra le deboli luci soffuse tipiche dei porti. Proprio riguardo al filo in bobina, questo potrà essere uno 0,30 o uno 0,35; ciò anche in relazione al tipo di battuta da affrontare…“In solitario” o “in compagnia”? Nel primo caso è da preferirsi un filo più grosso, in quanto il recupero finale della preda dovrà essere effettuato “di peso” con la canna, senza avvalersi del guadino o del raffio. Nel caso in cui al nostro fianco ci sia un compagno, potremo allora scendere di diametro ed effettuare lanci più lunghi; sarà il guadino o il raffio sapientemente gestito dal nostro socio a porre fine al combattimento con il bruto cacciatore.
LE ESCHE - Personalmente ritengo che i minnows siano le esche più efficaci in questa tipologia di pesca. Snodati e non, con paletta metallica o in plastica, danno buoni risultati tutti i modelli di misura compresa tra i 9 e i 14 cm. Da preferirsi quelli muniti di sferette al loro interno; esse durante il recupero producono suoni e vibrazioni che fanno meglio identificare ai barracuda la probabile preda. Le colorazioni utilizzate da chi pratica lo spinning notturno nei porti sono generalmente chiare. Un’ ulteriore preferenza viene data inoltre alle livree riflettenti e cromate, le quali anche con scarsa illuminazione emanano un seppur tenue bagliore, che il predatore scorgerà. Da segnalare infine la presenza in commercio di alcuni modelli fluorescenti, che caricati preventivamente esponendoli alla luce, mantengono per alcuni lanci una discreta luminescenza che spicca visibilmente.
GLI ACCESSORI - Come già accennato, un guadino o un raffio potranno essere utili soprattutto se non si è soli e se la battuta non prevede lunghi e frequenti spostamenti. Molto importante è l’ausilio della lampada frontale, specialmente se la zona non è sufficientemente illuminata; avremo così modo di eseguire bene i nodi (e sciogliere gli eventuali grovigli...) e di controllare ad ogni recupero che le ancorette siano pulite da alghe e sporcizie varie, spesso abbondanti nei porti. Mi pare superfluo scendere poi nel dettaglio sull’abbigliamento, che dovrà essere ovviamente comodo e allo stesso tempo caldo e impermeabile per proteggerci dall’umido e dalla pioggia che nei mesi freddi è sempre in agguato.
CONCLUSIONI - Questo tipo di pesca è sicuramente divertente e una volta appurata la presenza della preda ricercata non sarà difficile effettuare catture multiple. Raccomando quindi di avere sensibilità e rispetto delle leggi, evitando di fare inutili stragi che incrementerebbero ulteriormente il crescente impoverimento ittico a cui il nostro mare è ormai incessantemente sottoposto. Detto ciò, vi faccio notare che l’inverno è arrivato…Sguainate le spade, la guerra è iniziata!
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https://spinning360.forumcommunity.net/Edited by Spigola - 24/8/2010, 09:34